Dalle proprietà rilassanti, lenitive e analgesiche, la camomilla è apprezzata per i suoi numerosi benefici. Ci sono anche delle controindicazioni?
Quante volte ci è capitato di avvertire difficoltà nella digestione o di essere agitati e di ricevere il consiglio di prendere una camomilla calda?
Le proprietà benefiche della camomilla sugli stati di agitazione o nervosismo, così come su disturbi digestivi o della pelle sono infatti molto conosciute.
Per questo motivo, i fiori di camomilla essiccati sono spesso utilizzati nella preparazione di bevande calde. Non solo, la camomilla è impiegata largamente in erboristeria e nella medicina naturale per realizzare integratori, oli e unguenti che fungono da rimedi di bellezza o trattamenti fitoterapici.
Appartenente alla famiglia delle Asteraceae, la camomilla era già conosciuta ai tempi degli antichi romani, dei greci e degli egizi, che utilizzavano i fiori interi e gli oli da essi ricavati come rimedi per numerosi disturbi.
Oggi questa pianta dai fiori simili a quelli della margherita, con lo stelo sottile, gialli al centro e con piccoli petali bianchi, è coltivata in tutto il mondo e viene raccolta nei mesi di maggio e giugno.
Vediamo allora quali sono le proprietà e i benefici della camomilla e gli usi più comuni di questa pianta. Inoltre, scopriamo se presenta controindicazioni e se può essere assunta in gravidanza.
Proprietà e benefici
La camomilla, nota scientificamente come Matricaria chamomilla, offre una vasta gamma di benefici, grazie ai suoi componenti e alle diverse modalità di impiego.
Sebbene molte persone ritengano che bere camomilla ogni sera prima di andare a letto possa conciliare il sonno, in realtà questa pianta non contiene principi attivi che agiscono direttamente nel contrastare l’insonnia.
Tuttavia, i flavonoidi e l’olio essenziale presenti nei suoi capolini svolgono un’azione antispasmodica e contribuiscono al rilassamento muscolare.
Per questo motivo, i benefici della camomilla sono apprezzati anche da chi soffre di crampi intestinali, dolori mestruali e spasmi muscolari.
Oltre a essere un antispasmodico naturale, la camomilla ha anche proprietà antinfiammatorie e lenitive. Infatti, le mucillagini e il camazulene contenuti nei fiori di camomilla hanno proprietà calmanti nei confronti delle irritazioni cutanee, riducendo il prurito e favorendo la guarigione di varie affezioni della pelle, tra cui dermatiti, congiuntivite e ustioni.
Inoltre, grazie ai suoi componenti attivi, la camomilla è efficace nel trattamento di infezioni della pelle, del cavo orale, degli occhi e delle gengive. Infatti, le sue proprietà antibatteriche sono particolarmente utili nel trattamento di afte, ulcere e gengiviti e infezioni degli occhi.
I fiori di camomilla sono inoltre ricchi di flavonoidi, potenti antiossidanti che contrastano i radicali liberi nel corpo, contribuendo a proteggere le cellule dai danni ossidativi.
Tale azione antiossidante è importante per mantenere la pelle sana e giovane, riducendo i rossori cutanei e contrastando l’invecchiamento precoce.
Sebbene alcune persone siano convinte che bere camomilla faccia dimagrire , è bene specificare che questa pianta non ha degli effetti diretti sul metabolismo e sul consumo calorico. In questo contesto, tali benefici sono solo legati alla sua azione depurativa e diuretica , soprattutto quando viene assunta mediante infusi in acqua calda.
Calorie e valori nutrizionali
Una tazza di camomilla da 230 ml apporta circa 2 calorie e contiene i seguenti valori nutrizionali:
Proprietà | Quantità |
Acqua | 230 g |
Carboidrati | 0,5 g |
Ferro | 0,2 g |
Potassio | 21,3 mg |
Calcio | 4,7 mg |
Sodio | 2,4 mg |
Magnesio | 2,4 mg |
Zinco | 0,1 mg |
Manganese | 0,1 mg |
Oltre a contenere una buona varietà di sali minerali , la camomilla è una fonte di cumarina, un composto organico che favorisce l’azione cicatrizzante e di rigenerazione dei tessuti.
Controindicazioni: quando evitarla?
La camomilla, spesso considerata un rimedio naturale e sicuro, può presentare alcuni effetti collaterali, anche se rari.
Uno dei rischi principali è la reazione allergica , soprattutto per coloro che sono allergici a piante come l’ambrosia, le margherite, le calendule oi crisantemi.
Questa reazione può manifestarsi attraverso sintomi come eczema, irritazione degli occhi, starnuti e rinorrea.
In casi estremamente rari, può verificarsi una grave reazione allergica nota come anafilassi, caratterizzata da difficoltà respiratorie, eruzione cutanea rossa e pruriginosa (dermatite da contatto) e gonfiore della gola o delle labbra.
Quindi se si sperimentano questi sintomi, è fondamentale interrompere l’uso della camomilla e cercare assistenza medica immediata.
Altri effetti collaterali possono essere legati all’eccessiva sonnolenza e, in casi di assunzione di dosi massicce, nausea o vomito. Per questo motivo, bere camomilla ogni sera potrebbe non essere adatto a tutti i tipi di persone.
Inoltre, l’uso prolungato della camomilla e l’assunzione in dosi elevate possono comportare lievi effetti anticoagulanti che non sono pericolosi di per sé, ma che possono diventarlo se si stanno già assumendo farmaci anticoagulanti.
Pertanto, è essenziale interrompere l’assunzione della camomilla almeno due settimane prima di un intervento chirurgico per prevenire possibili complicanze.
Un altro effetto collaterale della camomilla è che può interagire se assunta in combinazione con altri farmaci , tra cui sedativi, antidepressivi, antiepilettici, aspirina, benzodiazepine e farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS).
Inoltre, possono verificarsi interazioni con altri integratori a base di aglio, Ginkgo biloba, Erba di San Giovanni e valeriana.
Per questo motivo, se si stanno assumendo regolarmente farmaci o altri integratori, è fondamentale consultare un medico per evitare possibili interazioni e garantire un uso sicuro di questo rimedio naturale.
Rispetto agli effetti collaterali della camomilla in gravidanza , invece, uno studio sui rischi dei prodotti erboristici sulla gravidanza e sugli esiti neonatali, ha evidenziato come il consumo regolare di camomilla nell’ultimo trimestre possa tradursi in un rischio più elevato di parto prematuro.
Pertanto, l’uso della camomilla è stato considerato pericoloso durante la gravidanza con esiti perinatali avversi.
Fonti:
- https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC7384490/
- https://www.issalute.it/index.php/la-salute-dalla-a-alla-z-menu/c/camomilla
- https://www.webmd.com/diet/supplement-guide-chamomile
- https://www.msdmanuals.com/it-it/casa/argomenti-speciali/integratori-alimentari-e-vitamine/camomilla