Quali sono gli effetti dell’alcol sul nostro organismo? Scopriamo i danni che l’alcol può provocare nel lungo termine
In estate ma anche in inverno, soprattutto sotto le feste e i periodi di ferie, uscire a bere un drink con gli amici è un passatempo che tutti abbiamo condiviso. Per non parlare del vino a tavola, durante le cene di famiglia o in solitaria dopo una settimana stressante. In fondo, quanto male può fare un po’ d’alcol ogni tanto?
Chi mantiene delle buone abitudini alimentari tutto l’anno è probabilmente convinto che alzare un po’ il gomito nel weekend non sia una tragedia. Eppure è bene rendersi conto che, benché l’impatto dell’alcol sul corpo non sia necessariamente immediato, inizia fin dal primo sorso e può rivelarsi più deleterio di quanto si crede.
Infatti, si parte dalle manifestazioni che sono quasi tempestive, come i giramenti di testa o, nei casi in cui si eccede, il bisogno di dare di stomaco.
Oltre a questi effetti, però, esistono anche alcuni danni provocati dall’alcol che agiscono a lungo termine e su tutto il corpo. Vediamo quindi quali sono gli effetti dell’alcol nel corpo, e in particolare nel cervello, nello stomaco, nel cuore e in tutto l’organismo.
Come viene metabolizzato l’alcol
Sia che si tratti di vino, birra o superalcolici come rum, vodka e gin, l’alcol etilico è l’ingrediente base che accomuna tutte queste ricette beverine.
Ma cos’è l’alcol? Si tratta di una sostanza liquida – chiamata anche etanolo – che viene metabolizzata dal nostro corpo generando una quota energetica di circa 4 Kcal per grammo. Nonostante ciò, però, è errato considerare l’alcol un nutriente. Infatti, per il nostro corpo è del tutto superfluo e non essenziale, tanto che guardando al suo apporto calorico si parla di calorie vuote.
Ciò che causa gli effetti nocivi dell’alcol è l’acetaldeide, una sostanza tossica e cancerogena prodotta dall’etanolo. Anche per questo motivo, il nostro organismo fa di tutto per espellere quanto prima l’alcol ingerito attraverso le urine, il respiro e la sudorazione.
Tuttavia, solo il 10% dell’alcol consumato viene eliminato in questo modo, mentre il restante 90% raggiunge il fegato, che ha il compito di ossidarlo e metabolizzarlo. Gli enzimi di questo organo, però, hanno una capacità di processare l’alcol limitata, pertanto riescono a detossificare non più di una decina di grammi di alcol all’ora.
Effetti e danni dell’alcol
Gli effetti dell’alcol sul nostro corpo derivano quindi dalle sostanze tossiche in eccesso che restano in circolo nel corpo, proprio a causa dell’incapacità del fegato di metabolizzare totalmente l’alcol assunto.
Il nostro organismo, infatti, non è capace di tollerare l’acetaldeide e quando vengono superate determinate dosi iniziano a manifestarsi i primi segnali di tossicità, inizialmente a carico delle cellule del fegato.
I primi danni dell’alcol a carico del fegato sono la steatosi epatica (o fegato grasso) e l’epatite alcolica. La prima si ha quando si accumulano trigliceridi nel fegato, ma smettendo di bere si può tornare ai livelli di normalità.
La steatosi è asintomatica e per questo motivo molte persone proseguono con il consumo di alcol, fino a notare i primi sintomi dello stato infiammatorio dell’epatite alcolica. Se non si interviene per curare il disturbo, questa può evolvere in fibrosi a causa dell’anomala formazione di tessuto fibroso nel fegato.
La cirrosi è l’ultimo e più grave danno dell’alcol sul fegato, rappresenta la degenerazione della fibrosi e porta a un’evidente insufficienza epatica.
Effetti su cuore e circolazione
Una caratteristica dell’alcol è il suo impatto sull’aumento della frequenza del battito cardiaco e la pressione arteriosa, con il rischio di sviluppare alla lunga problemi di ipertensione. Disturbi cardiaci e vascolari sono infatti molto frequenti nelle persone che bevono alcol regolarmente.
Tra i primi sintomi degli effetti dell’alcol sul cuore c’è l’aritmia cardiaca, che può degenerare in cardiomiopatia, vale a dire un allungamento anomalo dei muscoli del cuore.
Infine, la più grave patologia cardiaca legata al consumo di bevande alcoliche è la cardiopatia alcolica durante la quale si ha la dilatazione delle cavità cardiache e la riduzione della quantità di sangue espulsa dai ventricoli.
Effetti su cervello e sistema nervoso
Oltre ai danni dell’alcol sopracitati, anche il cervello si fa carico degli effetti del consumo di questa sostanza, soprattutto perché l’alcol interferisce con l’attività di numerosi sistemi di neurotrasmissione.
Questo comporta un rallentamento della velocità di lavoro del sistema nervoso, che si traduce in effetti depressivi sul cervello successivi allo stato di euforia che si avverte durante il consumo di alcol.
Man mano che l’alcol si accumula nell’organismo, infatti, la velocità di trasmissione dell’impulso nervoso si riduce e subentrano difficoltà nel movimento, rallentamento nei tempi di reazione, ma anche difficoltà nell’articolare il discorso e confusione mentale. Fino ad arrivare alla conseguenza più grave, che è il coma etilico.
Gli effetti su tutto l’organismo
I danni dell’alcol riguardano anche altre aree e altri organi.
Nel caso dello stomaco, per esempio, gli effetti dell’alcol possono andare da una maggiore secrezione gastrica e un aumento dell’appetito, se consumato in quantità modeste, fino a delle vere e proprie carenze nutrizionali e disfunzioni fisiologiche se assunto in quantità maggiori.
Inoltre, le calorie vuote prodotte dal consumo di alcol influiscono inevitabilmente sul metabolismo e sono responsabili dell’aumento di peso.
Tra gli effetti dell’alcol sul corpo, troviamo infine anche la sua azione diuretica che conduce alla disidratazione. Questo meccanismo avviene a causa della secrezione di un ormone chiamato vasopressina che stimola il riassorbimento di acqua a livello dei reni.
Effetti del vino rosso
Anche se negli ultimi anni si continuano a tessere le lodi dei benefici di un bicchiere di vino durante i pasti, soprattutto se rosso, è bene fare una precisazione.
Le sostanze benefiche e antiossidanti presenti nel vino rosso, come ad esempio il resveratrolo, sono qui concentrate in quantità poco significative. Talvolta sono anche inattivate da altre componenti del vino stesso e comunque spesso non giustificano gli effetti negativi dell’alcol sull’organismo.
Se si ha intenzione di godere dei benefici degli antiossidanti, quindi, è il caso di optare per altri alimenti che sono infatti ben più ricchi di antiossidanti, in particolare frutta e verdura fresche di stagione come, ad esempio, asparagi, zucca, fichi e molti altri.